Sci alpino: positivi i primi moduli di formazione, ora la teoria. «Siamo soddisfatti del lavoro svolto in ghiacciaio»

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I giovani ammessi al 45° corso di formazione maestri di sci alpino hanno ultimato la prima fase sulla neve e ora sono pronti a iniziare le lezioni teoriche ad Aosta. Ai professionisti di oggi è infatti richiesta ampia conoscenza delle tecniche sciistiche, così come della geografia e della cultura della Valle d’Aosta o ancora la storia dello sci e altri aspetti legati invece alla parte contabile, giuridica e deontologica. Dopo quattro moduli da una settimana, organizzati durante l’estate a tra Breuil-Cervinia e Zermatt, il 17 settembre è in programma l’ingresso in aula per un mese di teoria che si concluderà con una prima parte di esami.

André Alliod, Luca Angelini, Rebecca Badarello, Gioia Battaglini, Marco Bellocchio, Matteo Lino Belumé, Julien Bethaz, Filippo Biagioli, Roger Boldrini, Aimé Boniface, Ryan James Jackson Brown, Benjamin Buchan, Lorenzo Carbonatto, Matteo Casiraghi, Marco Cavalieri, Etienne Clap, Margherita Cornero, Giorgia Andrea Dalmasso, Pascal Danna, Laurent Demoz, Christian Drago, Alice Jacquemet, Carlotta Lanzi, Mattia Laudati, Nicolò Mazzocco, Filippo Nannetti, Matteo Nardo, Martina Nobis, Nicholas Nocito, Federico Occhipinti, Francesca Paganoni, Chiara Passino, Federico Pastore, Nicholas Pellissier, Chiara Pirovano, Tommaso Ravano, Patrice Revil, Angelica Rizzi, Filippo Rosaschino, Virginia Sosio, Francesco Maria Ugo Torno, Francesca Verando, Federico Vietti, Nicolò Zampa, Pietro Zazzi, Anais Zemoz e Patrick Thaler, l’ex azzurro tre volte sul podio in Coppa del Mondo.

Silvio Guedoz, direttore tecnico sci alpino: «Stiamo adottando un nuovo sistema di lavoro: ora ogni modulo ha un argomento specifico e al termine della settimana è programmato un esame che avrà poi una valenza alla fine del percorso formativo. Dopo i primi quattro periodi siamo soddisfatti, abbiamo un gruppo di ragazzi bravi che si sta impegnando con grande motivazione».

Beppe Cuc, presidente dell’AVMS: «Tutto sta procedendo nel migliore dei modi. Questi ragazzi ora dovranno affrontare lezioni teoriche di cultura generale, altro aspetto che non va sottovalutato e che è importante per una formazione a 360 gradi dei futuri professionisti della Valle d’Aosta».