Semaforo verde per lo snowboard cross di Breuil-Cervinia


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Semaforo verde per la Coppa del Mondo di snowboard cross. La Fis ha effettuato il tradizionale controllo neve e confermato l’appuntamento di Breuil-Cervinia, che per la quarta volta si appresta a ospitare i migliori atleti al mondo in un fine settimana che si preannuncia spettacolare. 

Sabato 18 dicembre si gareggerà su una “pista 26” che ha cambiato disegno in quest’ultimo periodo. Una scelta necessaria per garantire spazi adeguati anche ai numerosi appassionati dello sci e dello snowboard che in questo periodo hanno scelto le piste del comprensorio valdostano per le prime uscite di stagione. 

Dopo un anno senza sci, Breuil-Cervinia registra un boom di prenotazioni. L’inverno è iniziato nel migliore dei modi: sulle piste l’affluenza è alta, nei weekend così come in settimana. Dopo un confronto con gli uomini della Federazione internazionale, gli organizzatori di Cervinia World Cup hanno deciso di apportare alcune modifiche.

Percorso diverso e leggermente più corto dell’originale, ma spettacolarità invariata per una prova che si correrà a batterie di quattro concorrenti, la stessa formula che verrà poi adottata anche ai Giochi Olimpici di Pechino. 

L’Italia dello snowboard cross, che si allena spesso a Breuil-Cervinia, ha iniziato nel migliore dei modi la Coppa del Mondo. In Cina, a Secret Garden, la campionessa olimpica Michela Moioli è salita sul terzo gradino del podio; Omar Visintin ha chiuso secondo nella gara maschile. Questo fine settimana il circuito farà tappa in Austria, a Montafon, poi il trasferimento in Valle d’Aosta, ai piedi della Gran Becca. 

Jean Edouard Hardy, istruttore nazionale di snowboard e membro del We Snowboard Cervinia: «La pista avrà uno sviluppo di 600 metri, con 100 metri di dislivello. Sarà una gara classificata come sprint, non superiore ai 50 secondi, con punte di velocità che toccheranno i 70 chilometri orari. Stiamo lavorando per allestire una sezione iniziale molto tecnica e più lunga rispetto al solito. Sono previste 5 paraboliche o “banks”, una sezione “Dragon back” che presenta una successione di gobbe, a cui seguirà subito dopo un salto. La parte finale verrà disegnata con altre due strutture che consentiranno di mantenere alta la tecnicità, poi altro salto “step-down” e un “doppio” che taglierà sul traguardo, al cospetto del meraviglioso Cervino. Nonostante la scarsa visibilità e l’abbondante nevicata i lavori proseguono nel migliore dei modi, grazie a un team di professionisti formato da gattisti e pisteurs della Cervino Spa e dagli shapers dello snowpark di Cervinia, appena rientrati dall’esperienza fatta in Cina per la costruzione della pista olimpica».