AVEF: tornano a crescere i numeri dello sci di fondo

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Tornano a crescere i numeri dello sci di fondo in Valle d’Aosta. A stagione conclusa ormai ovunque, l’Associazione Valdostana Enti Gestori Piste Sci di Fondo (AVEF) traccia un primo bilancio dell’inverno 2022/2023, positivo ma non su tutto il territorio regionale: a incidere sull’andamento è stata ancora una volta la mancanza di neve.

Se nelle località in cui le precipitazioni sono state abbondanti le presenze sono state più che buone, altri comprensori hanno invece dovuto fare i conti con le difficili condizioni. Bene ovunque nei mesi di dicembre e gennaio, mentre il caldo della seconda metà dell’inverno ha rovinato i piani di molti. Infine, solo alcune località hanno tratto vantaggi dalle nevicate del mese di marzo, quando diverse stazioni erano ormai già chiuse.

In Alta Valle è stata una stagione nella media. Nonostante lo scarso innevamento, Arpy ha chiuso una stagione in linea con le precedenti, in Val Ferret invece c’è stata una lieve flessione dovuta  più alla regolamentazione degli accessi che alle condizioni, visto che la neve non è mai mancata. 

Cogne, aperta tutta l’inverno, ha chiuso in modo molto positivo, con un notevole incremento di fondisti. Le prime stime parlano di una crescita del 20% delle ore di lezione vendute. Crescita che si attesta intorno al 20% anche a Saint-Barthélemy, rimasta aperta fino a marzo inoltrato (solo nei fine settimana) grazie alle abbondanti nevicate di fine inverno.  

Sorridono anche gli operatori di Gressoney-Saint-Jean, dove già nel periodo di Sant’Ambrogio erano stati preparati 12 chilometri di piste. Ottimo il mese di gennaio, grazie alla neve naturale mescolata a quella programmata, poi è arrivato il grande caldo a rallentare l’andamento. Scarse precipitazioni, unite alle alte temperature, hanno in parte frenato la stagione di altre località come Brusson, Champorcher, Rhêmes-Notre-Dame, Torgnon, Flassin e Saint-Nicolas. 

Ottimismo e voglia di investire per il futuro: Arpy e Saint-Barthélemy durante l’estate effettueranno interventi sull’impianto di innevamento programmato, migliorie anche nella Valle di Gressoney, dove si lavorerà al Lago Gover e si punterà ad allungare l’impianto fino alla piana di Dresal, senza dimenticare il progetto di snowfarming di Gressoney-La-Trinité e la pista in quota a Sant’Anna, che consentiranno di anticipare l’apertura in autunno e di allungare la stagione in primavera. Una bella opportunità anche per gli atleti di club, comitati e nazionali, che va ad affiancarsi a Bionaz, altra località dotata di snowfarming e meta abituale per gli agonisti.

Fabrizio Lombard, presidente AVEF: «Tutto ruota intorno alla neve: se c’è, arrivano anche gli sciatori, se manca le presenze calano immediatamente. Alcune località hanno lavorato davvero molto bene, altre hanno fatto più fatica. Non possiamo certo parlare di record, ma comunque di una stagione nella media e con buoni numeri, soprattutto dopo il 30% di calo dello scorso anno. Bilancio positivo un po’ ovunque nel mese di dicembre, durante il periodo delle festività e a gennaio, poi il caldo ha influito in maniera significativa».