Unire lo sport, le tradizioni e il territorio in una gara che ha in parte un risvolto agonistico, in parte goliardico. È nato con questo spirito il Grosjean Wine Trail che promette di regalare una prima edizione davvero particolare. Si correrà sabato 23 ottobre, i sentieri si snoderanno lungo i due vigneti più prestigiosi della famiglia Grosjean, tra i 600 e i 900 metri di altitudine e tra i comuni di Quart e Saint-Christophe, zone soleggiate anche in autunno, stagione dai colori intensi e variegati.
Partenza, passaggio e arrivo all’interno della cantina Grosjean rappresentano un’unicità in Valle d’Aosta. Alla gara di 15 chilometri (700 metri dislivello positivo) è stato da poco affiancato anche un percorso non competitivo di 10 chilometri, meno impegnativo.
Hanno già confermato la presenza Xavier Chevrier, Gloriana Pellissier, Dennis Brunod e Luca Cagnati che si è appena laureato campione italiano Fidal di trail. Le iscrizioni restano aperte sul portale di irunning.it fino al 20 ottobre; sono disponibili un massimo di 150 pettorali per la gara e 50 per la prova non competitiva.
Sabato 23 ottobre sarà l’occasione per correre prima e divertirsi poi, con un “terzo tempo” che sarà accompagnato dalla musica degli Indigo, in concerto a partire dalle 15. Oltre a Inrun e Grosjean, attiva nell’organizzazione anche Fondazione Ollignan che metterà a disposizione i suoi spazi e darà supporto nella tracciatura del percorso e nella gestione pre-gara.
Giovanni Ienaro: «Un percorso adatto a tutti, ma piuttosto nervoso. Abbiamo provato più volte il tracciato, ci sono rampe che sfiorano pendenze anche del 55% che mettono a dura prova gli atleti. È anche per questo motivo che abbiamo affiancato una versione più corta e non competitiva. Particolari e suggestivi i passaggi all’interno della cantina».
Hervé Grosjean: «Questa gara ci ha sempre stuzzicato, abbiamo fatto un salto indietro di due anni e ripreso in mano il progetto che ci è stato presentato da quattro, cinque atleti di Inrun. Siamo in periodo di vendemmia ed è per noi molto complicato perché i turni di lavoro sono già intensi. Però l’idea ci è piaciuta e così già lo scorso anno abbiamo fatto un’edizione zero con i ragazzi della società. È un evento che permette di legare sport e territorio».
René Benzio: «Un buon modo per valorizzare due eccellenze di questa piccola frazione: la nostra, molto particolare con un centro agricolo per disabili, e quella di una famiglia dalle grandi tradizioni. Con lo spirito di buon vicinato ci si aiuta, anche nella valorizzazione reciproca».