Il presidente del Collegio nazionale Giuseppe Cuc auspica una linea condivisa e una decisione diversa da parte del Governo

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Da mesi tutto il settore turistico del comparto neve sta lavorando in sinergia affinché si trovino le linee guida per la riapertura in sicurezza degli impianti di risalita e, a cascata, per la ripartenza dell’intera filiera, che si era già fermata in anticipo lo scorso marzo. 

Consapevoli delle difficoltà attuali del nostro Paese, i maestri di sci italiani esprimono grande preoccupazione per l’ormai sempre più imminente stagione turistica e invernale. Giuseppe Cuc – presidente del Collegio Nazionale dei Maestri di Sci e dell’Associazione Valdostana Maestri Sci – auspica che le decisioni del Governo non vadano a penalizzare l’intera categoria. 

Sarebbe un danno enorme, irreparabile, se il Governo confermasse le notizie circolate in queste ore, sulla possibilità di non aprire gli impianti per le festività natalizie. Un periodo che ha un peso importante nel bilancio delle scuole di sci e dei maestri di sci. 

Giuseppe Cuc: « Non andiamo contro la salute, siamo consapevoli del momento storico che stiamo attraversando. Ritengo però prematuro fare certe ipotesi quasi un mese prima dell’ipotetica data di apertura. In questi mesi abbiamo imparato che tutto può cambiare in pochissimo tempo. L’intera categoria guarda con fiducia al futuro, anche perché lo sci è uno sport sicuro, il distanziamento è garantito. Applicando in modo corretto le regole previste dal nuovo protocollo degli impianti e le linee guida alle quali hanno lavorato i rispettivi Collegi regionali e provinciali, potrà essere garantito un avvio della stagione in sicurezza». 

In Italia sono 15.000 i maestri di sci alpino, fondo e snowboard e 380 le scuole di sci che operano sull’intero territorio. Molte famiglie vivono solo ed esclusivamente con il reddito percepito nei cinque-sei mesi invernali di attività. Una falsa partenza come quella annunciata, sarebbe drammatica per la categoria e per l’intero settore della montagna.