Inaugurato l’anno accademico 2022-2023 del Conservatoire de la Vallée d’Aoste

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È stato inaugurato ieri – sabato 3 dicembre – l’anno accademico 2022-2023 del Conservatoire de la Vallée d’Aoste. All’interno dell’Auditorium Renato Callisto Arnod il tradizionale concerto dell’orchestra du Conservatoire, diretta da Stéphanie Praduroux. Sul palco si sono esibiti anche il Soprano Christel Marcoz, il Violino Michele Mauro e la Viola Lorenzo Titolo Duchini. 

In apertura gli interventi di Giovanna Sampietro, presidente del consiglio di amministrazione del Conservatoire, Marinella Tarenghi, direttrice dell’Istituto e Luciano Caveri, assessore regionale all’istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate.

Giovanna Sampietro: «Il nostro Conservatoire si propone come ponte per esperienze di portata nazionale e internazionale. Nel novembre 2019 ho accettato per la prima volta l’incarico, stimolata dal desiderio di mettere a disposizione di questa importante istituzione le competenze maturate come dirigente di istituzioni scolastiche prima e di Sovrintendente poi. Con lo stesso spirito e rinnovato impegno ho accettato l’incarico per un nuovo mandato. Grazie alla collaborazione di tutti, abbiamo raggiunto molti obiettivi che ci eravamo prefissati». 

Marinella Tarenghi: «È stato aumentato il numero dei partner europei per il progetto Erasmus+, mentre diversi studenti, docenti e personale di segreteria hanno usufruito della mobilità verso altre istituzioni europee, ampliando le proprie conoscenze e il confronto con analoghe realtà. Nelle tre sessioni di laurea del 2022, 24 studenti hanno conseguito il diploma accademico di primo livello e 7 quello di secondo. Non ci siamo sottratti all’obbligo morale di accogliere tre studenti ucraini che per poter seguire il percorso di studi sono stati costretti ad abbandonare il loro paese; abbiamo inoltre avuto un incremento di richieste da parte di studenti cinesi». 

Luciano Caveri: «Sulla cultura e sull’istruzione non bisogna risparmiare risorse, l’assessorato che rappresento continuerà a dare attenzione a questi giovani. Accogliere i tre ragazzi ucraini – che ho sentito suonare e che mi hanno emozionato – è stato un doveroso gesto di responsabilità; abbiamo dato loro la possibilità di proseguire il percorso. Ci saranno altre novità importanti per il Conservatoire».