Sci alpino: 48 ammessi al corso di formazione maestri

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Tre splendide giornate di sole, neve battuta e compatta, condizioni ideali per mostrare il proprio stile. A Pila questa settimana si è svolto il test tecnico attitudinale (preselezione) di sci alpino. Nella prima giornata sono stati un’ottantina circa i candidati che si sono presentati al cancelletto di partenza dello slalom gigante, prova cronometrata utile come sbarramento iniziale. Nelle ultime due giornate (mercoledì e giovedì) hanno partecipato 57 candidati per la sciata libera con la commissione d’esame e per gli archi di curva valutati. Al termine delle prove sono 48 i neo aspiranti maestri di sci che nelle prossime settimane inizieranno il loro percorso formativo di circa 100 giornate.  

Sono stati ammessi al corso di formazione: Martina Bottan, Gregorio Mungai, Gaia Aglietta, Anais Quendoz, Federico Chiodo, Asia Allera, Alanis Revil, Thierry Carrel, François Moretti, Leonardo Fumagalli, Sofia Perelli-Rocco, Francesca Bronsino, Michel Revil, Julien Gens, Giovanni Chiolini, Jacopo Battaglini, Sylvie Revil, Gilbert Borney, Giacomo Henry, Raphael Buchan, Jean Claude Daudry, Lorenzo Calandrina, Maria Sole Lami, Jean-René Pola, Matteo Antonio Segala, Wendy Cappelletti, Flavio Abruzzini, Nicolò Marino, Federica Grange, Lorenzo Bozzato, Eleonora Isidori, Michele Vignotti, Carolina Germanetti, Anais Rey, Massimo Donelli, Leonardo Balbi, Giorgia Viglianco, Chiara Stevenin, Gaia Grange, Rodolfo Emanuele, Julien Jammaron Perrod, Brando Maria Locatelli, Matilde Pettiti, Mattia Stacchetti, Erik Gelcich, Gabriel Scarfò, Amelie Guidetti e Federico Pallais. 

Altri aspiranti maestri sono stati esonerati per meriti sportivi dal test tecnico attitudinale. Si iscriveranno di diritto al corso di formazione.

Beppe Cuc: «È stata una selezione molto bella, disputata in condizioni eccellenti. È stata anche l’ultima per l’istruttore Vittorio Alliod che dopo quarant’anni di attività uscirà dalle commissioni, come da regolamento. Un grazie di cuore da parte nostra per il suo lavoro e la sua professionalità».